NordKapp 2014: 8755Km – THE END (debriefing)

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Questo viaggio ne vale la pena ? Assolutamente si, anche perchè farlo oggi nel 2014 non presenta alcuna difficoltà. Strade decenti anche in nord-Polonia, Lituania e Lettonia dove leggende metropolitane raccontano di strade terribili. Niente di tutto questo. L’asfalto è vecchio, pieno di rappezzi ma scorrevole e di buche in 9000Km non ne ho vista una. Anzi no, le ho viste: qui in Italia 🙁
Sotto il diluvio Polacco e Lettone si andava tranquillamente a 110-120 Km/h. Si sobbalzava un pò ma niente di che.
A costo di passare per blasfemo secondo me il mezzo ideale per fare questo viaggio è uno scooter di grossa cilindrata (ed infatti ne ho visti).

La nazione coi paesaggi più belli ? Finlandia e Norvegia
La nazione più anonima ? Svezia e Germania
La più cara ? Norvegia (e Scandinavia in generale)
La più economica ? Rep. Ceca, rep. baltiche
La più ‘viaggiosa’ (rapporto medie km / bellezza paesaggio)? Finlandia
La meno ‘viaggiosa’ ? Norvegia (sarà bella ma tenere gli 80km/h è un incubo)
Il popolo più cortese ? Svedesi e Norvegesi
I meno “tourist friendly” (non posso scrivere stron..) ? In assoluto i finlandesi

Farlo da solo o in due ? Secondo me va fatto da soli per entrare in sintonia con tutta l’esperienza del viaggio. Di contro in due (intendo due motociclisti con due moto) ci si può dare una mano in caso di bisogno e si riducono fortemente i costi di alloggio visto che le camere per single negli hotel costano quasi come le doppie.

A parte l’Austria (l’affittacamere non accettava carte perchè non aveva il pos), non ho mai speso un euro in contanti. Ho sempre usato la mia carta di credito VISA Classic senza mai alcun problema. E’ una vita che uso sempre la carta di credito per tutto e per me è normale usarla. Non tutti però la pensano così. Il mio compagno di viaggio ha portato solo contanti (e, per fortuna, una PostePay): non li ha praticamente usati. Non perchè non voleva, ma perchè non poteva ! Quando non gli funzionava la PostePay pagavo io con la mia VISA e lui mi restituiva i contanti. Gli facevo da banca.
Carte PostePay o Intesa SuperFlash spesso non sono accettate da molti distributori di benzina scandinavi (dagli esercenti ‘umani’ invece si, sempre). Temo che i distributori in generale non accettino carte ricaricabili. In alcuni la PostePay andava, in altri no.
Quindi la carta di credito standard (non una ricaricabile) non è una opzione: è un OBBLIGO, mettetevelo in testa. Senza di essa non superate Helsinki. I contanti, specialmente in Scandinavia, non li vuole nessuno. Anche un pagamento di 1€ viene fatto dai locali con la carta di credito. Non ho mai visto in giro cartamoneta.
Ho visto funzionare più volte senza problemi una carta di debito circuito V-PAY (una normale carta bancomat Unicredit). Non dovrebbe avere commissioni e funzionare in tutta Europa, ma non ho riscontri diretti sul suo funzionamento ubiquitario. Siccome l’addebito è fatto direttamente sul conto corrente, mi chiedo in caso di clonazioni e uso fraudolento se è possibile contestare la transazione. Però intanto i soldi dal conto me li hanno prelevati. Non so, sono un pò perplesso sul fronte della sicurezza.
Io comunque mi sono portato dietro una Visa Classic e nel dubbio per sicurezza anche una Mastercard ricaricabile (comunque mai usata in questo viaggio).
L’unica fregatura è che sulle transazioni non-Euro pagherete una commissione di 1-2% variabile, quindi in definitiva il conto lo pagherete più salato (es. su 120€ sono 2€ in più)

La cosa a cui dovete stare attenti è non perdere tempo. Mi sono reso conto che il tempo è prezioso e di tempo libero ne avevo veramente poco. Ogni minuto risparmiato può essere un minuto in più dedicato al relax, che in questo viaggio serve.
Alla mattina tra fare la doccia, preparare i bagagli, metterli sulla moto, fare colazione, fare il check-out … 60-90 min se ne vanno via: ti svegli alle 6.30 e sei in moto poco prima delle 8.00.
Trovare un alloggio è un’altra cosa che ti porta via tempo.
Ad ogni rifornimento in media perdi 15-20 min perchè c’e’ sempre qualche problemino e un minuto le gambe le si devono pur fare sgranchire.
Insomma, non l’avrei mai detto ma il tempo è tutto.

— COSTI —
Partito sabato 21 Giugno e tornato venerdì 4 Luglio: totale 14 giorni.
Viaggiando in due amici con due moto (si divideva a metà la camera doppia), colazione al mattino, cena alla sera sempre in ristoranti di medio livello e hotel a 3-4 stelle, alla fine il risultato è stato questo (i costi sono a persona):
ALLOGGI (camere doppie letti singoli con colazione): 654€
VITTO (cene alla sera): 360€
CARBURANTE: 730€ (8755 km / 444 litri = 19.7km/lt media)
SPESE VARIE DI TRASPORTO (traghetto Tallin-Helsinki 66€, vignette autostrade CH 33€ e A 4.9€, autostrada italiana, ponti in Danimarca 45€, ingresso a NordKapp 32€): 123€
TOTALE: 1967€
(a questo dovete aggiungere gli eventuali gadget/regali e spese extra)
Nota sul pranzo: a mezzogiorno io non mangiavo perchè sono abituato così, io non pranzo nè a casa nè al lavoro. Però qualche snack e RedBull qualche volta li ho presi ma non li ho conteggiati.
Alla fine è costata di più la benzina che gli hotel.

— TELEFONIA —
Se avete uno smartphone, fate un abbonamento roaming dati Europa con il vostro operatore e portatevelo dietro (es. TIM 10€/settimana per 500MB in Europa/USA bastano ed avanzano per qualsiasi uso: io postavo gli articoli e le foto sul blog ogni sera, cercavo hotel, leggevo mail, facevo tutto e consumavo in una settimana circa 250MB). Vi semplificherà molto la vita.
Dal 2015 dovrebbe entrare in funzione una nuova tariffazione dati europea a costi minori, staremo a vedere.

La copertura fonia e dati è ubiquitaria. Avete segnale, spesso 3G, dappertutto anche nelle zone più sperdute (NordKapp compreso). Dopo quello che ho visto mi rendo conto che in Italia siamo il fanalino di coda dell’Europa.

Ho uno smartphone Android ed oltre a Google Maps, ho trovato utilissime queste due app:
– KAYAK , è una app che data una località vi dà un elenco di tutti gli hotel presenti in zona ‘catturando’ i dati dai siti come Booking, Hotels, Venere, Expedia…. Quindi fornisce un elenco nutritissimo di informazioni alberghiere. Ne ho provate molte di app ma Kayak in termini di quantità di ‘hit’ le batte tutte
– BOOKING : un must per la prenotazione a distanza

Se dovete chiamare in Italia non telefonate voi, ma se possibile fatevi chiamare (magari avvisando l’interlocutore con Whatsapp “sono libero, mi puoi chiamare”): spenderete 0.05€/min contro i 0.19€/min se invece chiamate voi. Un quarto ! (tariffe in vigore dal 01/07/2014).

— ALLOGGIO —
Le hytte (le casette di legno dei campeggi) costano 40-60€. Tutta la hytte. Quindi se siete da soli pagate comunque tutto. Spesso non hanno acqua calda nei bagni comuni e non hanno lenzuola che vanno noleggiate a parte se non le avete con voi (10-15€). E poi dovete fermarvi lungo la strada in un supermercato per comprare da mangiare (i campeggi raramente hanno servizio ristorante) e dovete farvi da mangiare magari stanchi morti e infreddoliti (e le hytte non hanno riscaldamento = sacco a pelo). In definitiva si spende poco meno (10-20€) rispetto ad alloggiare in un hotel 3 stelle serviti e riveriti con un comodo letto e con doccia calda in camera.
Sono in ferie. Sapete che vi dico: #machicazzolavuoleunahytte

All’inizio arrivavo in una città dove avevo deciso di fermarmi a dormire e cominciavo ad usare l’app KAYAK, trovavo un hotel con un buon rapporto qualità/prezzo e posizione vicina, mettevo l’indirizzo nel navigatore e ci andavo. Se non aveva posto ne trovavo un altro e così’ via. Tranne una volta, al primo colpo mi è sempre andata bene. Comunque perdevo tempo e se ero reduce da una lunga tappa la cosa era ulteriormente stancante.
Da metà viaggio ho cambiato approccio: la sera prima decidevo una meta e prenotavo con l’app BOOKING un’alloggio. Impostavo già dalla sera il navigatore con l’indirizzo dell’hotel come destinazione e il gioco era fatto. Si guadagna tempo e si riduce lo stress: sai esattamente dove devi arrivare e che troverai un tetto per dormire e un piatto dove mangiare. Problema: e se arrivate a destinazione prestissimo (es. 13.00 come mi è capitato a Lulea) e volete andare avanti ? Non potete perchè la camera vi viene comunque addebitata. Quindi questo sistema ha dei vantaggi e degli svantaggi. Inoltre gli hotel affiliati a Booking non sono tantissimi. Infatti Kayak ne trovava almeno 5 volte tanto. Però l’app di Booking è insuperabile per facilità d’uso: tutti i viaggiatori con cui ho parlato in questo viaggio usavano Booking giorno per giorno.
In definitiva se volete/potete attenervi ad un programma prestabilito (anche semplicemente deciso la sera prima), usate Booking e prenotate la sera prima una stanza nella città di arrivo del giorno dopo. Guardate anche in zona, magari semplicemente allontanandovi di pochi km dalla meta prefissata potete avere piacevoli sorprese: ad esempio il bellissimo hotel di Luosto (dove addirittura, in quanto motociclista, mi hanno omaggiato di 4 salviettine pulisci visiera della Motex) non lo avrei mai trovato senza Booking.

In genere le stanze vanno saldate subito quando arrivate (sia che usiate Booking o no) e reception/ristorante chiudono alle 21 (anche i 4 stelle), quindi non arrivate tardi o rimarrete fuori ! Se vi danno l’opzione per saldare il conto la mattina, non fatelo: pagate subito. Alla mattina rischiate di perdere una marea di tempo per pagare al check-out.
I ristoranti degli hotel (in cui ho sempre mangiato benissimo tranne a Lakselv) sono in genere una gestione separata e si paga direttamente il ristorante.

In tutti gli hotel era presente una connessione Internet wifi, talvolta aperta senza password, talvolta dovete chiedere la password wifi alla reception.
L’unico problema l’ho avuto al Best Western di Narvik (N) dove per avere la password bisogna eseguire una procedura di registrazione via web (soliti username, email, password, domanda segreta, quanti peli del c.lo avete, risposta segreta, codici captcha  etc. etc. etc.). Farlo con un cellulare si diventa scemi. Dementi.

— DISTRIBUTORI —
Sino ad Helsinki nessun problema. Nelle repubbliche baltiche c’erano più distributori che auto.
In generale sulla rete autostradale della Scandinavia i distributori talvolta sono segnalati ma non sempre e comunque la segnalazione in genere è ad 1 Km prima della stazione: a che mi serve ? E non riportano mai la distanza della successiva stazione (in media 50-70-100 Km). E sono posizionati FUORI dalle autostrade. Quindi potreste avere attorno 3 distributori e non saperlo.
Ad esempio partendo da Helsinki il primo distributore sulle E75 è dopo 70 km e lo vedete solo quando ci siete davanti. Altro esempio: sulla strada da Narvik (N) a Lulea (S) ho trovato il primo distributore funzionante dopo 180 Km ! (ce n’era uno a metà strada ma era chiuso).
Nel dubbio fate sempre il pieno. E se dovete affrontare zone apparentemente isolate state accorti e anche fossero solo 3 litri, fate il pieno. E’ un mantra….

Fino a Tallin (EST) facevo benzina alla prima stazione che trovavo dopo 200km di percorrenza. Avevo ancora almeno 80Km di autonomia se non di più.
Da Helsinki ho abbassato il limite a 150Km e se avevo un dubbio su dove stavo andando comunque mi fermavo anche ben prima. E questa cautela apparentemente eccessiva è stata provvidenziale in un paio di occasioni.
Ho preso una brochure della Lapponia nell’hotel a Luosto. C’è scritto (in inglese) “Avviso agli automobilisti: le stazioni di servizio sono rare, fate sempre rifornimento quando potete”. Dire questo ad un’auto che ha un serbatoio di almeno 40 litri…..

A seconda dei paesi ho trovato benzine con numero di ottano 95 (la “Super” classica che usiamo tutti), 98, 100, 92 (Danimarca), E85 (Etanolo 85, in Svezia), 95+E10 (Super 95 con Etanolo 10, in Germania). Insomma c’e’ di tutto. La Super95 ottani standard c’è DAPPERTUTTO quindi nessun problema. State attenti a scegliere la pompa giusta ed a selezionare il carburante corretto. Eh si, spesso la pistola per la benzina è una sola ma eroga magari 3 carburanti diversi e sinchè non selezionate il tipo di carburante che volete (premendo un pulsante), il rifornimento non inizia. La prima volta ho perso 2 minuti a capire questa cosa. Non avevo visto i bottoni in alto sopra la pompa 🙂
Volevo provare in Germania la Super95+E10 che costa 10% meno della Super 95 classica. La Tiger è compatibile (confermatomi a posteriori da Triumph Italia) potendo usare benzine sino a 91RON ed E25 ma non mi sono fidato: non faccio simili esperimenti a 1550 km da casa. Però mi chiedo perchè in Italia non ci sia questo carburante. Domanda retorica ovviamente.

Quasi dappertutto la ricevuta del pagamento viene emessa dal pos inserendo una seconda volta la carta di credito dopo aver completato il rifornimento: la carta vi viene subito restituita e viene emessa la ricevuta cartacea.

Da Helsinki sino al rientro in Germania spesso le pompe sono piazzate in mezzo al bosco o nei pressi di abitati di 4 case come fossero piovute dal cielo (non tutte per fortuna, alcune hanno anche un bar/shop accluso come da noi). Tutte dotati di colonnina pos (solo carte di credito, niente contanti, carte ricaricabili spesso non sono accettate) è questo quasi sempre l’unico modo di pagare. E spesso le stazioni non sono presidiate: c’è la colonnina, il suo pos e niente altro attorno. Trovarle può essere un bel problema. La lingua dei pos è quella locale e la maggior parte permette di selezionare inglese, tedesco e poco altro. Mai vista la lingua italiana. Quindi 4 parole almeno di inglese vi conviene conoscerle. Poi quando vi sarete abituati, ad intuito leggerete anche il finlandese 🙂
Ovviamente se dovete gonfiare le gomme dovete fermarvi ad una stazione ‘presidiata’ e spesso chiedere il manometro, collegarlo, gonfiare la gomma, scollegarlo e restituirlo (paura di furti ovviamente).

— NAVIGATORE —
Non è indispensabile ma fortemente consigliato: la cartellonistica è chiara e potrebbe bastare una cartina. Ma i cartelli sono pochi, diciamo il minimo indispensabile agli incroci. Certo che nel traffico di Varsavia diventa indispensable. Lo stesso per uscire dal porto di Helsinki per andare sulla E75 o, peggio, se non vedete un cartello magari andate fuori rotta di 200 Km (Paolo di Bergamo ne sa qualcosa).
Senza l’elenco dei distributori contenuti nel navigatore (Il Garmin Zumo ha tutti i distributori in Europa, non so se il TomTom Rider ha la stessa funzione) diventa un problema trovare le pompe. Non sono segnalate. Magari è dietro ad un albero e voi non la vedete. Ma il fido Garmin ve la trova. Molto utile.
Unica accortezza: nel Garmin Zumo talvolta le pompe di benzina sono dei ‘fake’, quindi fidatevi ma non troppo. Mi è capitato alcune volte di trovare dei distributori solo per camion che erogavano solo gasolio oppure delle case private. Insomma, dati un pò sporchi. Basta selezionare dalla lista del Garmin nomi come “SHELL” “ESSO” “STATOIL” “Q8OK” …. e si va sul sicuro.

Se lo avete o potete farvelo prestare, USATELO, vi semplificherà di molto il viaggio e vi permetterà una ottimale pianificazione dei rifornimenti. Guadagnerete tantissimo tempo. Altrimenti potreste perdere ore consultando cartine e capire da quale svincolo uscire o chiedere a persone che non esistono (al nord potete passare ore senza vedere anima viva) dove è un distributore.
A parte un tragitto anomalo (dall’Austria in Slovacchia passando per Donnerskirchen), semplicemente la mattina lo impostavo sulla possibile meta del giorno. Semplice ed efficace. Funzionameno ineccepibile.

Per sicurezza mi sono portato appresso anche l’Atlante Europa TCI 2013-2014 1:800.000 : è una vaccata. Specialmente nel nord per curiosità confrontavo la mappa cartacea con le indicazioni del navigatore. Orbene quelle che per l’atlante TCI erano autostrade in realtà erano mulattiere ed infatti il Garmin non voleva farmi fare quella strada. Morale: Garmin vs AtlanteTCI vince 10 a 0. E poi l’atlante è ingrombante: se avete il navigatore allora per sicurezza portate con voi la semplice cartina TCI Europa 1:2.800.000 che è più che sufficiente.

— ANIMALI —
Le tanto decantate zanzare finlandesi … ne avessi vista una. Nelle città non c’e’ l’ombra di un insetto. Invece se vi fermate in mezzo al nulla immediatamente venite circondati da un nugolo di mostri volanti al punto da dovere tenere chiusa la visiera del casco. Quindi se non fate campeggio non serve portare Autan o similari. O se vi dovesse servire lo comprate in loco negli infiniti supermercati lungo la strada.

A nord in mezzo alla strada attenzione che potreste trovarvi renne e pecore. Due motociclisti italiani ho saputo che sono finiti in un fosso per questo motivo poco lontano da me quando ero a Lakselv (N). Massima attenzione e andare piano: fare un curva e trovarsi una renna davanti a voi sono quelle cose che aumentano la peristalsi intestinale.
Impressionanti sono i camion con davanti applicate mostruose protezioni in tubi di acciaio e griglie a scopo antirenna: questo la dice lunga. Ogni tanto qualche cadavere di renna sul ciglio della strada lo abbiamo visto.
Ma la cosa più strana sono gli allarmi antirenna: in zone disabitate ogni tanto al vostro passaggio (tramite fotocellule probabilmente) si mettono a suonare all’impazzata delle sirene poste sugli alberi per fare scappare le eventuali renne presenti sulla strada AHAHAH Però anche un pò inquietante.

Gli uccelli (grossi corvi e pseudo-gabbiani) invece per me sono stati un vero problema: attivissimi di primo mattino, mangiano carcasse di piccoli animali morti sulla strada (schiacciati dalle auto). Voi arrivate e gli uccelli non se ne vanno. Ho dovuto fare ‘numeri da circo’ per evitarli ed in una occasione uno (piccolo per fortuna) ha preso in pieno il parabrezza rovinandomelo. Infatti la strada ha un bel numero di uccelli morti spalmati sull’asfalto. Ma non sono un’auto: colpire un uccello di 1 kg con una moto sono guai.

 — SUPERMERCATI —
In Scandinavia presenti sulla strada praticamente ovunque. Se siete indecisi se portare qualcosa di opzionale che potreste comprare in loco, non portatela e se vi serve la comprate là.
Orari di apertura in media dalle 9 alle 21 continuato. Non sono certo del fatto che la domenica siano aperti. Non tutti per lo meno. Purtroppo la mia interpretazione del finlandese è pari a quella del sanscrito.

Alcuni (pochi) distributori ‘presidiati’ con lo shop hanno anche oli motore per moto (ho visto Castrol Power e Motul 5100) anche se li pagate 20€/lt. Ma se vi dovesse servire…

 — MATERIALE —
Come supponevo il 50% del materiale e parte del vestiario era assolutamente inutile. “Con il senno di poi” ecco la lista del mio materiale rivista e corretta a posteriori articolo per articolo con indicato se era utile , inutile , opzionale (a discrezione) e vari commenti.
Con questo potrete avere una idea precisa di cosa portarvi dietro (ovviamente se il target è andare in hotel, se fate campeggio le cose cambiano un pò):

NordKapp2014-materialepost.pdf

–MOTO–
Ed eccoci al capitolo finale: come si è comportata la mia Triumph Tiger 800
Complessivamente bene, proprio bene. Andare sulle statali con velocità sui 120 Km/h con un filo di gas e il motore che ronza in modo appena accennato è il suo pane: si può viaggiare per ore in questo modo senza stancarsi.

SOSPENSIONE POSTERIORE: partito con +15 click da tutto chiuso, indurita ulteriormente a +10 per limitare gli ondeggiamenti oltre 130Km/h ma scoprendo poi che erano le gomme (vedi dopo) l’ho poi rimessa a +15 click da tutto chiuso (+10 era troppo dura).

OLIO MOTORE: ero molto preoccupato dal fatto che ormai a casa il consumo si era assestato a 150ml/1000Km nell’uso normale, che per me vuol dire nei giorni feriali usare la moto 40 Km al giorno in città e il sabato e domenica in genere giri molto ‘allegri’ con gli amici. Ho portato con me 2 lt di olio (150 ml x 10.000Km = 1.5 lt) => peso e molto spazio occupato. Invece in questo viaggio tenendo un regime modesto e molto costante (raramente superavo i 6000rpm causa limiti) i consumi sono drasticamente scesi (dimezzati). Durante il viaggio ho rabboccato in due occasioni per un totale di 400 ml di olio e sono arrivato a casa con il livello a 1/3. Facendo a casa un refill di 200 ml l’ho riportato al massimo com’era quando ero partito. Quindi consumo totale è stato di 600ml = 70ml / 1000Km
Potevo tranquillamente portarmene dietro solo mezzo litro riposto in una bottiglietta di acqua. Certo, con il ‘senno di poi’ è facile.
Comincia a consumare olio quando, come in Germania, si cominciano a fare lunghe percorrenze a temperature elevate e regimi alti (>6000rpm). Ovvio. La traversata teutonica, seppur breve, mi è costata solo lei 2/3 del livello.

PNEUMATICI: qui si apre un capitolo spinoso sui Metzeler Tourance Next (110/80 all’ant.) che ho voluto provare per questo viaggio montandoli 1000Km prima di partire giusto per prenderci un pò di confidenza
Partito con pressioni 2.5 ant e 2.9 post la moto sbandava/ondeggiava paurosamente dopo i 130 Km/h al limite della perdita di controllo. Avendo i sensori di pressione gomme ho subito notato che il posteriore aveva a caldo pressioni elevatissime (3.5 – 3.6 bar) anche nei climi freddi e velocità modeste. L’anteriore si manteneva su un più coerente 2.7 – 2.8 bar. Un amico mi ha suggerito (dettogli dal suo gommista) di abbassare le pressioni a freddo a 2.3/2.6 e così ho fatto. A caldo si viaggiava sui 2.6 / 3.0-3.1 : tutti i problemi sono scomparsi. Credo che la mescola del posteriore si scaldi tantissimo innalzando la pressione in modo anomalo.
La tenuta sul bagnato è eccezionale: anche navigando in vere e proprie piscine il pneumatico non ha mai mostrato la minima incertezza, così come la tenuta in piega.
Il vero punto dolente è stato lo ‘spiattellamento’ esagerato del posteriore che è anche bimescola che dovrebbe limitare il problema. La gomma è da buttare, ha quasi gli spigoli vivi. Il mio compagno di viaggio aveva i Dunlop Roadsmart (ammetto che è la mia gomma preferita) e lo spiattellamento del posteriore non era così importante. Non credo che rimonterò le Tourance Next per quest’ultimo motivo.
La percorrenza chilometrica non sembra neanche ad alti livelli perchè stranamente, come già letto in diversi forum, l’anteriore (mescola soft) si è consumato in proporzione di più del posteriore. Quindi credo che comunque non sarei andato oltre i 10.000 Km contro i 15.000 Km delle Dunlop Roadsmart.
Hanno perfettamente mantenuto la pressione: l’anteriore mai gonfiato, il posteriore verso la fine del viaggio era sceso di un pochino (2.5) e in un distributore svedese gli ho dato un colpetto di 0.2
Quindi per questo viaggio si sono dimostrate ottime gomme (specie per la tenuta sul bagnato). Il problema è il “dopo”: dovrei smontarle e buttarle via dopo 9500 Km.

PDOILER: ma alla fine è servito ? Nel lungo termine bisogna fare un atto di fede visto che vedremo tra 30.000-50.000 Km come sarà la catena/corona/pignone.
Nell’immediato il viaggio quasi sempre è stato intervallato più volte al giorno da acquazzoni, magari di breve durata, ma acqua l’abbiamo quasi sempre presa.
Questo implica che lo spray che la sera il mio compagno di viaggio metteva sulla sua catena, spesso a metà mattina era già stato lavato via.
Il PDOiler invece imperterrito continuava ad oliare la catena 🙂
Mi sono ‘divertito’ solo a variare un paio di volte il flusso in giornate particolarmente piovose/polverose (aumentandolo) o in giornate soleggiate/pulite (diminuendolo). Potevo anche lasciarlo a ‘3’ e non toccarlo più ma ero curioso di vedere come si comportava.
Non dover pensare di avere una catena senza dimenticare che ho risparmiato lo spazio della bomboletta dello spray e il tempo dell’ingrassaggio, vi assicuro che è una gran bella cosa.
Ho constatato che i consumi di olio 75W90 si sono assestati in media a 10ml/1000Km, quindi con il suo serbatoio da 100ml ho 10.000 Km di autonomia. Un bel pò. E portarsi dietro eventualmente altri 100ml di olio in un piccolo boccettino è proprio cosa di poco conto.
Controindicazioni ? Si due:
1) il costo visto che 99€ non sono tanti ma neanche pochini
2) l’imbrattamento mostruoso del cerchio posteriore: l’olio viene costantemente erogato sulla catena ma anche ‘sparato’ via portandosi via tutto lo sporco. E l’olio va a finire sulla spalla del pneumatico e sul cerchio. Ho visto che non è adesivo: basta un acquazzone e già il pneumatico si pulisce. Vedremo come verrà pulito il cerchio.
Arrivato a casa il kit trasmissione ha un aspetto splendido: tutto pulito, leggermente ‘grasso’, niente morchie o polvere: sembra montato 3 giorni prima. Questo promette molto bene 🙂 🙂

MEGATOOLBOX: proprio utile. Un bel ‘ripostiglio’ per gli attrezzi.

— SICUREZZA —
A parte gli infiniti autovelox Polacchi (uno per abitante probabilmente) e i controlli con etilometro a cui siamo stati sottoposti alle 11.00 di mattina dalla polizia polacca (!!), la prima macchina della polizia l’ho vista appena passato il confine Svezia-Norvegia: era norvegese e questo la dice lunga. In Scandinavia si possono percorrere tratti di centinaia di km senza un autovelox poi improvvisamente compaiono come funghi. Tutti comunque ben segnalati.
Sono diversi dai nostri: sono fatti stile “semaforo” con l’obiettivo che guarda il fronte del veicolo come se facesse la foto alla targa anteriore. Dietro sono chiusi e quindi non potrebbero fare la foto alla targa posteriore di una moto A MENO CHE non funzionino anche quelli alla vostra sinistra (ossia quelli disposti sull’altra corsia). Il sospetto mi è venuto perchè spesso ci sono i cartelli per quelli della vostra corsia ma anche per quelli del senso di marcia opposto.
Quindi doppio lavoro infame: attenzione doppia per tutti gli autovelox di tutti i sensi di marcia.
Anche se a noi possono sembrare zone un pò inquietanti, anche nelle repubbliche baltiche non abbiamo mai avuto particolari problemi di sicurezza. Moto quasi sempre in strada con bloccasterzo e bloccadisco.
Commovente un paio di volte in sosta a distributori scandinavi gli agenti della Politi che si avvicinano e ti salutano sorridendo: intendevano “Buon viaggio” oppure “Adesso vi fottiamo” ?