NK14 day 14 – CASA (I) 920km

Sottotitoli:
“le cose belle hanno un prezzo”
“i peggiori 200km di tutta la mia vita”

Oggi l’idea è quella di svegliarsi presto e arrivare sino a casa. La notte passata agitata, ho un pò di febbre. Proprio ora ? Prendo un antifiammatorio e speriamo.
Temperatura mattutina gradevole sui 16 gradi che in poco tempo dopo Wurzburg diventano torridi 30 gradi. Molto bella la Germania con la sua autobahn che si snoda tra le colline. Infiniti impianti eolici per produzione di energia elettrica, ne conto centinaia su tutto il tragitto.
Il viaggio è una tortura. Non sono in forma e ho un mal di schiena terribile. Non riesco a trovare una posizione sulla sella che mi sia di conforto. Ad ogni rifornimento mi fermo 30 minuti per riposare.
L’arrivo previsto a casa si posticipia ogni volta. Autobahn a due corsie, lavori, moltissimi camion, frequenti limiti di velocità a 100-80-60 Km/h e un caldo pazzesco con il sole a picco (la temperatura oscilla tra i 29 e i 31 gradi) rendono il viaggio faticoso.
Arrivo in Svizzera e il cielo da azzurro diventa completamente nuvoloso. Nuvole strane, molto alte e molto compatte. Non ne posso più di 31 gradi. Spero di trovare un pò di refrigerio in quota. Alla dogana Svizzera il doganiere mi fissa, fa una faccia tra l’incredulo e il perplesso e mi ferma. E che cazz… Voleva solo sapere da dove venissi. Glielo dico e mi fa passare augurandomi buon viaggio. Posso capirlo: la mia moto a guardarla fa paura da tanto è conciata.
Salgo verso Chur (Coira) e la temperatura SALE ! Si arriva a 33 gradi, vento impossibile, sembra di stare in mezzo ad un uragano con i mulinelli di polvere e foglie che si formano in mezzo all’autostrada. Sono in un film fantasy di ecodistruzione di massa ?
Faccio due gallerie e mi ritrovo a 10 gradi ! Crollo di 23 gradi in meno in 1 km. Ma cosa sta succedendo ? E io che sono vestito quasi da piscina. Il tempo di fermarmi e comincia a diluviare, ho appena il tempo di mettermi la tuta antiacqua (ho i pantaloni tecnici estivi di cotone pesanti e non sono dotati di membrana impermeabile) prima di trovarmi sotto una una pioggia fitta, intensa e gelida.
Le auto vanno a passo d’uomo, la AUTO(?)strada ad una corsia con limite di 80Km/h e molti lavori. Arrivo al traforo del San Bernardino ed è ammantato di neve. Non ho trovato la neve a CapoNord e la devo trovare a 100 km da casa ?? Faccio benzina dopo il traforo: pagando con la carta di credito mi chiedono di togliermi il casco e fare vedere il viso, presentare un documento, verificare che sono io, verificare (poco convinti e titubanti) la mia firma. Zvizzera, mavaffan….
Proseguo ed al successivo distributore mi tolgo la tuta e sotto la giacca metto un maglioncino di pile. Sto tremando dal freddo. Altro che Lapponia!
Passato il San Bernardino arrivo sempre sotto il diluvio gelido a Bellinzona dove inizia una coda FERMA sino a casa mia: 130 Km di serpentone immobile di auto. L’unico modo per passare è transitare sulla corsia di emergenza sperando che con la pioggia i gendarmi svizzeri chiudano un occhio.
Arrivo a casa con le gambe fradicie: la tuta antiacqua Spidi in H2Out, forse perchè vecchiotta (15 anni ahahah), lascia passare l’acqua. Sinchè la tengo sopra all’abbigliamento in Goretex/H2Out come ulteriore strato isolante non c’è problema, ma adesso sono un pollo bagnato. Lo sapevo ma in questa occasione non potevo aprire le borse e tirare fuori i pantaloni invernali e cambiarmi in mezzo alla strada sotto il diluvio. Speravo comunque di arrivare con le gambe asciutte ma così non è stato.
Arrivo a casa e lascio la moto in strada: che me la rubino pure, non ce la faccio a portarla nel box (lo farà il mio vicino di casa Angelo, sempre disponibilissimo).
Tremo in modo incontrollato e non riesco neanche a parlare. Provo la febbre: 39.5 gradi
Sto mezz’ora sotto la doccia bollente e giù paracetamolo.

Domani è un’altro giorno.

6 rifornimenti: 55,5lt, 91€, 1100km = 19.8km/lt

DSCN0719